Cambiare lavoro cosa fare

Cambiare lavoro è un passo importante che deve essere ponderato, riflettendo su possibili nuove opportunità lavorative e su quali obiettivi si vuole raggiungere.
Capita sempre più spesso di sentire persone di qualsiasi età dire “Voglio cambiare lavoro, ma non so cosa fare”. Cambiare mansione deve essere vista come un modo per riconsiderare le proprie prospettive professionali, sfruttare le proprie competenze e cercare nuove sfide e soddisfazioni.
Capita sempre più spesso di sentire persone di qualsiasi età dire “Voglio cambiare lavoro, ma non so cosa fare”. Cambiare mansione deve essere vista come un modo per riconsiderare le proprie prospettive professionali, sfruttare le proprie competenze e cercare nuove sfide e soddisfazioni.
In questo articolo vedremo tutte le fasi per rendere più semplice il cambio di impiego attraverso:

Come fare quando si vuole cambiare lavoro
Anche cambiare lavoro può essere un passo importante per una crescita professionale e per farlo con successo è necessario pianificare con attenzione ogni passo. Il primo nostro consiglio è quello di riflettere sulle motivazioni che ti spingono a volere un nuovo impiego.
Avere ben presente, infatti, quali sono i tuoi interessi, cosa vuoi raggiungere così da comprendere quale lavoro potrebbe adattarsi meglio alle tue competenze.
È necessario poi aggiornare il tuo curriculum vitae e i vari profili professionali che puoi avere sui social. Aggiungi le nuove skills acquisite con le esperienze lavorative più recenti e significative. Per non trovarti di nuovo nella situazione di voler cambiare lavoro, è bene cercare un impiego che corrisponda ai tuoi interessi e a quello che sai fare.
Utilizza tutti gli strumenti a tua disposizione, dalle agenzie che possono aiutarti a inserirti in team di lavoro, agli annunci online, o partecipando a incontri di networking.
Ti ricordiamo che prima di inviare la tua candidatura è necessario che la tua lettera di presentazione, così come il messaggio che l’accompagna, soprattutto se si tratta di email, sia personalizzato per l’azienda a cui ti stai proponendo.
Potrebbe essere utile anche aumentare le proprie competenze attraverso corsi di formazione, così migliorerai anche le tue prospettive di carriera.
Quali sono le motivazioni per cambiare lavoro
Dentro di te magari hai sempre voluto cambiare lavoro, ma non sei mai riuscito/a a trovare le motivazioni adatte per fare questo passo importante e cruciale per la riqualificazione professionale, soprattutto se nel tuo attuale impiego ti trovi in uno stato di stallo dove senti sia impossibile crescere.
E allora vogliamo darti una serie di motivazioni per cambiare lavoro che possano aiutarti a darti quella spinta di cui hai bisogno:
- Migliorare le proprie prospettive di carriera: Avanzare di carriera dovrebbe essere la motivazione più forte per cambiare lavoro. Un nuovo impiego potrebbe, infatti, aiutarti a ottenere un ruolo più gratificante, con una retribuzione più elevata, migliori benefit, o condizioni lavorative più flessibili.
- Allontanarti da un ambiente tossico: Lavorare in un ambiente negativo, ricco di conflitti, dove si fatica a instaurare rapporti positivi con i colleghi o superiori può spingere al cambiamento.
- Vincere l’insoddisfazione: Può capitare di sentirsi sottovalutati, non apprezzati, o non abbastanza stimolati. Cambiare aria può aiutare nel sentirsi finalmente apprezzati.
- Assecondare cambiamenti personali: Traslochi, cambiamenti nella vita familiare, o la ricerca di un migliore equilibrio tra lavoro e vita sono tutte motivazioni che possono spingerti a cercare una nuova mansione.
- Ridurre lo stress: Alcuni lavori possono portare con sé alti livelli di stress che possono non essere più sostenibili. Cercare un’opportunità lavorativa che offra un ambiente meno stressante può essere una soluzione utile anche per la tua salute.
Se queste motivazioni per cambiare lavoro non ti bastano, ti ricordiamo che nella ricerca di una nuova occupazione è bene avere una visione a lungo termine, nel quale si visualizzano i propri obiettivi futuri e i passi da dover fare per raggiungerli.

Quanto tempo ci vuole per cambiare lavoro
Le tempistiche per cambiare lavoro possono avere diverse variabili e non esiste un tempo uguale per ogni persona.
Tra i fattori da tenere in considerazione c’è sicuramente il settore e l’industria nel quale vuoi trovare il nuovo impiego. Il processo di assunzione può essere più veloce o più lento a seconda della domanda di personale e delle procedure di selezione dell’azienda.
Anche il livello delle tue competenze può far variare i tempi per cambiare mansione. Le persone che hanno un’esperienza consolidata o competenze altamente richieste, potrebbero metterci meno tempo a trovare nuove opportunità, rispetto a chi è alle prime armi. Questi ultimi, però, potranno sfruttare le varie agevolazioni previste per l’assunzione di giovani in apprendistato.
La situazione economica, così come le condizioni del mercato del lavoro, poi, influenzano i tempi necessari per trovare un nuovo lavoro. Per accelerare il processo ti consigliamo di utilizzare la tua rete di contatti e il networking.
Prese in considerazioni tutte queste varianti possiamo dire che il tempo medio per cambiare lavoro può andare da alcune settimane, fino a diversi mesi. Come detto, però, non esiste un periodo standard e la ricerca di un nuovo impiego può richiedere diverso tempo. Per questo è importante essere costanti e avere una prospettiva realistica per cercare nuove opportunità che corrispondano ai tuoi desideri.
Cambiare lavoro a 30, 40, 50 o 60 anni: cosa cambia
Cambiare impiego a diverse età può comportare differenti obiettivi e modalità di affrontare nuove sfide. Cambiare lavoro a 30 anni vuol dire essere più flessibili e aperti nell’esplorare nuove opportunità di carriera per trovare il proprio posto nel mondo. A quell’età è più semplice rischiare, avere voglia di imparare cose nuove per crescere anche professionalmente.
Cambiare lavoro a 40 anni significa, il più delle volte, cercare una mansione che possa dare maggiore stabilità e sicurezza. Normalmente si cercano opportunità che permettano di avere un equilibrio più marcato tra vita privata e quella lavorativa, con un adeguato compenso, che rifletta gli anni da professionista in un certo ruolo.
Quando ci si trova a cambiare lavoro a 50 anni si è già un lavoratore formato, con un’ampia esperienza e competenze consolidate nel proprio settore. In questi casi le persone di quell’età cercano una posizione meno stressante o più flessibile.
Cercare un nuovo lavoro a 60 anni è forse più complesso. Una persona che fa parte di quella generazione può cercare una mansione che renda più semplice la transizione verso la pensione, svolgendo, ad esempio, lavori part-time, più consulenziali e meno impegnativi.
Ma è proprio a 60 anni che l’esperienza e le conoscenze acquisite nel corso degli anni devono diventare un punto di forza.
Ricorda sempre che, a seconda dell’età, le priorità per cambiare lavoro cambiano, così anche lo spirito di adattabilità, ma è sempre importante seguire i propri obiettivi per ottenere soddisfazione sia personale che professionale.
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